Testi di Michele Marinelli

In Esiste la ricerca15 Aprile 20242 Minuti

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By MTM

Michele Marinelli

Dieci testi

 

land’s end

per quanto possibile, tutti coloro che, vengono, divinità, ventole, immagini, cosa è andato, passi a posto per mangiare, melodie, in alcuni casi appeso a un piede.

 

*

 

Bright light, big c.

diventa fibrillante, perché, poi è chiaro, queste esperienze si portano, anche.

 

*

 

aw

il gioco è fatto, impermeabile, far sì dovrebbe e dire: all wrong, ancora: codice, singolo, ragionevole, economico super, per tutto è permesso, (in spite of me), pilastri, stanza sul retro,
qualcosa di così strano, non freddo.

 

*

 

@wt

la soluzione ideale per incontri pubblici, eventi culturali, politici, consigli comunali o per partite di calcio, pallav

 

*

 

It

impianti di COLLASTIN, rapporti emozionanti, contrario al fare. la scadenza, l’abolizione, vogliamo azionare l’italiano. stasera facciamo i chiodi.

 

*

 

Shake

ancora (è tutto, ritiene) ha dovuto trovare quel baud speso poiché sembrava doppio triplo come i terzi sulla vecchia vaniglia che fa funzionare un numero significativo di dei, dio li vieta ma nei programmi ancora un altro insetto degno di inclusione, in effetti nessuno fa altrimenti ma ciò nonostante nonproblems la posa semplice paga, la vostra esposizione è parte inferiore: istinto naturale – voluto chiesto un lampone – non è l’uscita esce ha – chiarito il tema.

 

*

 

Hi

quando – no – out of out – taglioritaglio – ho e chiedo – all’uomo la cura plunger – lontano da casa old lady isle – ciò che mi spetta – assillo – I will I will I do I do.

 

*

 

83

per che cosa vuoi. sto parlando degli anni. poi comunque: le reti, le sensazioni, appena come liquore, molto più. là è normale. al massimo del legno.

 

*

 

Jesus comincerà a credere –
descritto l’asse – 2° sett –
fare questo è mente – e talvolta –
SUBMIT
KILL

 

*

 

Exif

Purtroppo non è stato trovato nessun documento con il testo indicato.

  • Assicurati che tutte le parole siano state scritte correttamente.
  • Prova a diminuire il numero di parole in caso di ricerche estese.
  • Prova a cambiare i termini di ricerca.
  • Utilizza termini di ricerca più generici.


Testi di Alberto D'Amico

In Esiste la ricerca2 Aprile 20243 Minuti

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Alberto D’Amico

Talune poesie

(inediti)

 

sì ma è una bella giornata
oggi ho comprato questo articolo
molto interessante
su di lui non lo sapevo ma
che mi fa impazzire i profili perfetti
per la prima volta che non ci credo ancora
non mi ha risposto al tweet precedente

 

***

 

grazie è una bella giornata oggi
pomeriggio alle ore di matematica non mi hai
detto tu sei una forza della natura e poi
non so che è il tuo numero in privato
il mio amico di tutti noi abbiamo già finito
il libro che mi piace molto bello
che ti piaccia il suo libro di torino
è una delle cose più importanti per
la prima volta che non ci credo ancora
non mi hai dato un bacio sulla fronte
e poi
non mi ha risposto prima di andare al concerto

 

***

 

non lo è una bella giornata oggi pomeriggio
vado al concerto di un po’ più tardi a scuola

 

***

 

ma non è un po’ di tempo fa mi re do re mi fa impazzire
ma non mi hai detto che mi piace molto il tuo
numero uno

 

***

 

sì sì una volta il tuo profilo e mi ha fatto un sogno
è un altro che la tua bio è bellissima

 

***

 

stasera è stato bello che sei una persona
con cui si parla della sua vita privata di più
di una volta che la cosa è successo con la sua famiglia
di te non mi hai detto che è il giorno dopo giorno
prima volta che non mi ha fatto sapere più niente

 

***

 

non mi hai detto tu che dici che mi fa male
il tuo invincibile era una battuta che mi fa pensare
a una mostra collettiva che è il giorno prima del concerto

 

***

 

come facciamo a smettere,
non sono riuscito a completare l’incarico di presidente del municipio
per me non mi hai dato un senso alla vita
e poi ti scrivo dopo aver letto la mail di conferma
per la prima di andare al cinema

 

***

 

e io non sono
un bel tipo
ma invece mi rallegro
sempre più
nel giorno mesto
nel meriggio futile


Francesca Perinelli risponde a 9 domande su/per Esiste la ricerca

In Esiste la ricerca25 Marzo 20241 Minuti

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di Xxx

Un ‘questionario’ unico viene proposto a diversi partecipanti a Esiste la ricerca. È lasciata la massima libertà nel rispondere (o non rispondere) via mp3, ma è richiesta una serie di condizioni in linea con la natura estemporanea di ELR: i vocali non devono essere ‘preparati’, letti, né (poi) editati, né in sostanza pensati come elementi di una ‘intervista’ calligrafica, bensì pronunciati al microfono e registrati così come nascono. Alle 9 domande che seguono risponde in voce Francesca Perinelli.

 

  1. Hai partecipato a ELR (quale dei 3 appuntamenti?): come ti è sembrato e che riscontro/parere dai dell’iniziativa?
  2. In sintesi come come definiresti gli appuntamenti di ELR?
  3. Quali i PRO?
  4. Quali i CONTRO?
  5. Pensi ci sia bisogno di incontrarsi dal vivo per parlare di ricerca nell’ambito delle scritture poetiche? E perché?
  6. In che modo una zona di riflessione e scambio come quella ipotizzata da ELR può essere utile alla tua scrittura? (E se lo è)
  7. Se ci fossero prossimi appuntamenti di ELR quali sono temi e argomenti che si potrebbero affrontare dal tuo punto di vista?
  8. Quanto è importante per te che esista un’ambito critico/confronto per ELR?
  9. Quanto è importante per te un confronto generazionale fra autori in ELR?


Testi di Silvia Tripodi

In Esiste la ricerca18 Marzo 20244 Minuti

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Silvia Tripodi

EXADE

(inediti)

 

Che un gatto non sarà mai il mio schiavo

Che un gatto infreddolito vuole essere avvolto in una coperta

 

 

Io però non sono la polizia morale

La polizia morale è giunta rapidamente

Tu e la tua invidia

E la tua frustrazione

E la tua esclusione

Facciamo la polizia morale

Facciamoli sentire dei vermi

 

Noi però siamo d’altro canto il bene

 

Quanto sei posseduto dal demonio

Quanti spiriti maligni ti abitano

La polizia morale è giunta anche per liberare

La casa

Legano mani e piedi

Con un filo elettrico

Aspettano che sputi dei chiodi

 

 

Sono forse la frustrata di turno?

Ho garantito alla polizia morale una zona d’interesse

Dammi un commento posato

Civile civilmente critico

 

 

L’isteria del microfono implicito

Le stereotipie degli enunciati

La formattazione degli eventi

La catalogazione

La convenienza di un certo uso dei nomi

La scomparsa a tratti o progressiva

Degli aggettivi e dei pronomi

La rinuncia al dolore

 

 

Se sale sul mio petto

Mi ha scelta

Invece se sale sulla mia pancia e inizia a saltare sul ventre

vuole con ogni probabilità provocare un trauma ai miei organi

 

 

Per controllare uno scanner deluxe devo

Innanzitutto essere in grado di attraversare la notte

Passare la notte attraverso un fendente

Osservare la sua coda da molto vicino

Aspettare che si sieda sul mio petto o che stia in posa fissando il buio

Restare immobile, sussurrare principessa, vita mia, sei la mia vita,

ti amo, sei tutto per me, senza di te sono niente, non ti lascerò mai

Continuare a rimanere immobile

Staremo insieme per sempre

Sei bellissima, lo sai?

Aspettare che si sieda comodamente sul mio petto

Quindi entrare in dormiveglia

Farle sentire il mio cuore mentre la sua coda è sulla mia faccia

Assicurarle il mio corpo

Non potere in alcun modo recidere questo sodalizio

Percepire il tempo come una funzione dei bisogni

Immaginare un inverno nucleare

 

 

Che cosa vuoi portare nel mondo

Una percentuale di allegria

Di altruismo

Una quantità di bene

Un peregrinare attraverso l’allegria, l’altruismo, il bene

Puoi portare indifferenza, molta delusione, chiusura a braccia conserte,

Lo stretto necessario o il male

sputare chiodi dalla bocca perché vuoi essere il maligno o se sei istruito essere Faust

Divenire un essere proustiano

Mentre i soldati sono al fronte da due anni lontani dalle loro famiglie

Peregrinare attraverso  le campagne danesi

Essere un gentiluomo di corte

Morire per dormire

Affilare un nudo pugnale

Essere una minaccia esistenziale

 

 

Costruire un RS-28 Sarmat

Morire per dormire

E con quel sonno poter calmare i dolorosi battiti del cuore, le offese naturali di cui è erede la carne

Prima dell’alba essere un fantasma

Vuoi forse consigliarmi di farmi suora?

Vuoi portare al mondo la tua capacità di intermediazione

Di interpolazione

E a seconda di come è disposto il vettore nello spazio

lo spettro si muove per trarre il massimo vantaggio dalla paura

Il suo moto in una o due dimensioni

Descrive l’andamento armonico del serpente

 

 

Siamo caduti più in basso come le cascate

Cercando di prendere il volo sopra queste case

Qualcuno è precipitato all’interno di una relazione di apprendimento


Valerio Massaroni risponde a 9 domande su/per Esiste la ricerca

In Esiste la ricerca11 Marzo 20241 Minuti

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di Xxx

Un ‘questionario’ unico viene proposto a diversi partecipanti a Esiste la ricerca. È lasciata la massima libertà nel rispondere (o non rispondere) via mp3, ma è richiesta una serie di condizioni in linea con la natura estemporanea di ELR: i vocali non devono essere ‘preparati’, letti, né (poi) editati, né in sostanza pensati come elementi di una ‘intervista’ calligrafica, bensì pronunciati al microfono e registrati così come nascono. Alle 9 domande che seguono risponde in voce Valerio Massaroni.

 

  1. Hai partecipato a ELR (quale dei 3 appuntamenti?): come ti è sembrato e che riscontro/parere dai dell’iniziativa?
  2. In sintesi come come definiresti gli appuntamenti di ELR?
  3. Quali i PRO?
  4. Quali i CONTRO?
  5. Pensi ci sia bisogno di incontrarsi dal vivo per parlare di ricerca nell’ambito delle scritture poetiche? E perché?
  6. In che modo una zona di riflessione e scambio come quella ipotizzata da ELR può essere utile alla tua scrittura? (E se lo è)
  7. Se ci fossero prossimi appuntamenti di ELR quali sono temi e argomenti che si potrebbero affrontare dal tuo punto di vista?
  8. Quanto è importante per te che esista un’ambito critico/confronto per ELR?
  9. Quanto è importante per te un confronto generazionale fra autori in ELR?


Un testo di Luca Zanini

In Esiste la ricerca4 Marzo 20243 Minuti

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Luca Zanini

Gestalt

(Estratti)

 

Lo scatto
Brevissimi spesso
Plot
Dentro a
Una recensione poi una
Catalogato e stato
[. ]
Minimi o
Poi
Scatto alla risposta
-andare in cadenza
Rintracciabile – e
Rilasciano per H
Nel [settantuno]
S’inceppa mostra un dettaglio
Negli anni seguenti
Scaduti
Perimetrali ma
Compro vendo
Perde] [pressione
Oro pile scadute òsimi
Micce
] non ha i titoli tassativo [o
Formato viaggio
-e il legame con
Trasforma
Le
Bottiglie Cinema &
Radio
Minacce
Vuote
Boullè
L’autoscatto L’
encomio
persi al gioco] che] [
L’Ottocento
Arriva il gelo fanno i capannoni
Dove insegnano il metodo
I capannoni persi nel
Feedback
Austria felix i
Trattori
Settantadue
è
Catalogato
Fanno i mimi
Mimetiche
Un detersivo solo
Prima, tutto
TV quando telefonano chiedono
[qui uno spazio]
In camera
Lo disegnano settanta
Tre
Dentro verdure scosse
Lettera H muta
Caro collega
Il focus le gabelle per
Tanks
Carità i
Pesticidi e rame ristagni Ma era pensabile un
Multicentrum un]
Rubinetto rotto] [rogna
Si sono rotti durante l’offerta non]
Durano
Danno gelo
Rane omelettes
Varianti del gergo: il geometra di
Nantes
Getta i vertici nelle pozze quelli
Delle réclames del governo al
Mercato di una segnalazione provvisoria spesso come
Inizio settanta poi la
Punteggiatura
Hugo a puntate poi
Comprano cibo e giornali
Ha scritto negli anni
Cercare il pezzo
Kirchner di passaggio li perdeva
In caso di polvere ripeteva polvere
Arriva Bolkestein
Tutto ma ripetuto
Riparato poi lo
punge l’idrolitina
Un bilico a rovescio
Il vino lo tagliano fanno]
Tagliandi [Kirchner ist den meisten unbekannt, ebenso wie die Namen der Bäume und der Hotels außerhalb der Mauern [non è possibile utilizzare il Servizio siamo senza
Spiacenti
Traduttori
Sponsor
Rucola
L’incredibile perdita
Di peso
Se ripete
Mescola
Minimizza i] [
Muscoli pop
Ripetere rip.
Dopo il] [rip.
giocare col mondo
trovato il pezzo
La cathédrale col piombo
il giro di pochi secondi tutto
Ma ripetuto
Il vino
Fatto nuovo con
l’idrolitina scoppietta]
Qualche anno fa
Non arriva
S’inceppa nomi con
lettera d’accompagnamento manca
un finale
l’effetto Della
formaldeide
Un fondale
finalizza forbice
barchette
-senza posa accanto
tra le due economie l’
Obice la
patria pilotata dietro
la collina best
Off
Danno un extra
Se regge
Intimi
Scaduti la
Data dell’inizio. – coincide allora
errore
ripetetere
rip. se
non coincide default un
Catastrofe francese apostrofo
Finale sente
Lo vedi come
Assente
Credere che l’auditel poi
Tutto il crepaccio
Tutte le pieghe
Tartini in opera
Tutto precipita si avvertono
I clienti
Così non stonano
Digitare 1
Trattini
Torna all’inizio tempo delle
Lavanderie a gettone] [così
Non dormono] [anche se si muove o fluttua modifica] l’orizzonte nel cristallino si può unire] i punti dopo aver lasciato la sciarada arretra ha colmi misurabilissimi impossibile un decumano passante e] volano gli stracci con l’absesto i citofoni dopo la battaglia spenti
non sia identificato che
due corpi sopra – a
barre fabbricato A
Londra per ragioni di mercato flessibile


Riccardo Innocenti risponde a 9 domande su/per Esiste la ricerca

In Esiste la ricerca26 Febbraio 20241 Minuti

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di Xxx

Un ‘questionario’ unico viene proposto a diversi partecipanti a Esiste la ricerca. È lasciata la massima libertà nel rispondere (o non rispondere) via mp3, ma è richiesta una serie di condizioni in linea con la natura estemporanea di ELR: i vocali non devono essere ‘preparati’, letti, né (poi) editati, né in sostanza pensati come elementi di una ‘intervista’ calligrafica, bensì pronunciati al microfono e registrati così come nascono. Alle 9 domande che seguono risponde in voce Riccardo Innocenti.

 

  1. Hai partecipato a ELR (quale dei 3 appuntamenti?): come ti è sembrato e che riscontro/parere dai dell’iniziativa?
  2. In sintesi come come definiresti gli appuntamenti di ELR?
  3. Quali i PRO?
  4. Quali i CONTRO?
  5. Pensi ci sia bisogno di incontrarsi dal vivo per parlare di ricerca nell’ambito delle scritture poetiche? E perché?
  6. In che modo una zona di riflessione e scambio come quella ipotizzata da ELR può essere utile alla tua scrittura? (E se lo è)
  7. Se ci fossero prossimi appuntamenti di ELR quali sono temi e argomenti che si potrebbero affrontare dal tuo punto di vista?
  8. Quanto è importante per te che esista un’ambito critico/confronto per ELR?
  9. Quanto è importante per te un confronto generazionale fra autori in ELR?


Testi di Alessandro Broggi

In Esiste la ricerca20 Febbraio 202411 Minuti

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di Xxx

Alessandro Broggi

(Estratti)

Si presentano qui in anteprima alcuni capitoli del nuovo testo dell’autore, séguito “ideale” di Noi (Tic, 2021; 3a ed. riveduta e corretta in preparazione).

 

Quarantuno

 

Al centro degli scorci, orlata da inesauribili eventi, qualità, relazioni, costellata degli enti e dei prodotti di cui ciascuno si interessa o che trascura in base ai propri vezzi, tesa all’arco di chissà cos’altro: per il labirinto urbano del mondo curiosa di snodi e scoli, installata nella dispersione delle parti o nei tuoi propri andirivieni; che sia un annegamento materiale che non ti costi la vita, che si tratti della gratitudine che accompagna le interazioni a cui partecipi o dei prossimi episodi che hanno a che fare con la tua disposizione di fronte alla totalità delle cose, sfrangiati in congiunture affollate ai margini del buio… Epperò non recitando più la parte di quella che si identifica, che si confonde, che crede nel tempo o che qualcosa sia importante; facendoti sconti senza condizioni, strada facendo, secondo le necessità che incontri, senza scapiti e con orgasmo. Come avviene per tutto ciò che è vivo: smarrendoti e ritrovandoti a perdita d’occhio come seguendo il filo di un’idea sfuggente…

Dinnanzi a te prominenze si mutano in nervature, nervature sono volte in montanti e connessure: bave e pigmenti, percolati e grane, colori diversi sullo sfondo di altri colori ancora, il repertorio di ciò che esiste scandito nell’alternanza delle forme… L’avvento degli oggetti comuni, il consenso che viene loro accordato, il loro assortimento, la loro compagnia e moltiplicazione; la visione condivisa del mondo attraverso la luce da loro emessa e riflessa: una sintassi rassicurante, una nicchia riparata.

«Ecco, posso addensarne o fluidificarne l’impasto, districarne o consolidarne le concrezioni. Si profilano consistenza, struttura, le sagome dei contorni, si dispongono dimensione e orientamento. Come sono in grado di andare verso ovest o verso est girando ripetutamente il globo in modo indefinito, ma posso procedere verso nord solo fino al polo dopo di che devo necessariamente andare verso sud, così mi è dato toccare un oggetto ruotandoci attorno senza sosta nella stessa direzione, ma se quando ne seguo le forme giungo alla sua estremità superiore e desidero continuare ad accarezzarne i contorni, posso solo tornare verso il basso»… E potresti pure mandarli in frantumi questi oggetti, applicare una forte pressione sulla loro conformazione originaria, porre fine a un determinato ordine di cose facendolo regredire a una condizione caotica…

 

 

 

Quarantadue

Sei implicata nei tuoi usi; levigate, messe a dettaglio, passate costantemente di mano, hai tante cose con cui giocare, ai vari livelli di sofisticazione che hai loro assegnato: plasmi, postuli, promuovi, moduli, destini. Assumi i tuoi apprendimenti e dispieghi i tuoi accumuli? Ricerchi i tuoi concetti dove puoi, spendi il tuo tempo, contempli le diverse possibilità, giri attorno alle tue figure. Assisti allo sfiorire e rifiorire corticale dei mondi sul varco di manufatti concreti e simbolici arbitrariamente malleabili, rinfrescabili, ricomponibili nel tuo sguardo in concatenazioni di senso: anche qui, ora, a ridosso di un’allegoria rassicurante o di una cognizione di conforto, assestata tra penombre e lampi di calore, con i gomiti appoggiati ai panconi di cotto tra le andane…

Puoi forse concepire cose che non abbiano forma o colore? Stagioni di congegni compulsivi, ingranati l’uno nell’altro e a cui affidare le tue sensazioni, prosperano e si ripercuotono, cos’altro c’è da impartire? Meglio reiterarne il gusto o deprogrammarne il bisogno, dare vacanza ad algoritmi e fattispecie? “La luce dorata del tramonto distendeva la città dentro le sue proporzioni”, gli oggetti dalle mille facce fuggono verso la loro unica immagine: non sei attribuita ai tuoi intendimenti né a nulla di tutto questo, adesso o tra qualche tempo sarai pronta a diradare tutte queste maglie…

Senza più sceverare, arguire, soffermarti, non più intenta a rintracciare opzioni, a graduare, ad azzardare una spiegazione: incline infine a camminare sui palmi, ad accendere fuochi, a scommettere e indovinare senza posa. Affrancata da ragioni conclusive e stipulazioni limitanti, distolta da ogni autosomministrazione di significato, non più sottoposta a imperativi o sollecitazioni; non più occupata a elaborare enunciati autoconsolatori, a mettere a punto i disimpegni, a cercare di non morire. Sei presente invece alla tua percezione e sostenuta dal tuo stesso slancio: con il favore di osmosi incessanti, nell’agio di delineare azioni o eventi momentanei senza definire attività e andamenti a lungo raggio, o suscitare schemi generali di significato; libera da ratifiche epistemiche e da autoconferme, avendone disinnescata l’impellenza, nell’assenza di paure convincenti, non più posta sotto alcun segno.

 

 

Ultimo esempio

Ci conosciamo da milioni e milioni di anni.
Rolando Toro

 

Viviamo sotto le stelle e ogni individuo rappresenta la specie.
Satprem

 

Perché l’esperienza che hanno del mondo è il mondo di cui hanno esperienza. Qualcosa si dispiega. C’è chi vi corrisponde, è già persuaso, dalla propria fiducia trae nutrimento e ne fa parola; e c’è chi si sta ora affacciando. Altri si scostano e si riaccostano – li vedo attorniare, fare spicco, hanno preso a sfavillare… Quando qualcosa di vivo li attraversa, quando tutto diventa semplice, luminoso, sorprendentemente evidente: se strappi radenti di totalità ottica cospargono la traiettoria degli sguardi – ecco la luce pulsante dei colori! – e siccome, nei segni della loro sintonia messe in opera le doti dei temperamenti, la gioia degli incontri prende luogo; questo sì, quello sì e la risposta non merita alcuna domanda. Qualcosa si può immaginare… Persone. Come abbondano delle risorse della propria vitalità abbondano di gesti d’entusiasmo, danno passo a una più pronunciata convinzione d’esistenza, che occasioni di liberalità e vibrati spinali attivano e catarsi mai trascorse irrorano, consacrano i casi della realtà alla profusione. Presentono e in ogni posto trovano culmini unanimi: presso la campagna bianca dei bocci, nella circolazione di corsi d’acqua permanenti, all’altezza dei frammenti cosmici, lunghe trecce di petardi, per cangianti matrici di argomenti; vanno disponendosi o sfilano precisandosi, decalcandosi su strade frequentate che senza intervalli aggallano in giochi di probabilità il cui contenuto è un’opinione, sulla cui base tutto ha facoltà di svolgersi nei limiti impalpabili quanto dispiegati di una ricchissima fatalità… Ogni volta che sbattono le palpebre l’immagine è diversa, ogni nuovo incontro suggerisce una potenziale direzione e l’opportunità è ovunque? Li fa ridere, questa profusione. Per tutto il mondo agiscono, trovano, collaborano devolvendosi a trasformare gli ostacoli in possibilità; contribuiscono, aspergono semi con una decenza ineluttabile tra fondachi, stampiglie e tutto quello a cui si sentono direttamente interessati profonda per quanto si estende il raggio visivo. Ciò che esprimono è la loro realtà, la loro esperienza è chi sono, curiosità e interazioni inclinate su un palinsesto di animazioni, flussi materiali e lembi di comunanza rappresi nella rosa spaziale di questa stessa animazione intensità di toni per intensità di toni le cui combinazioni rientrano in un repertorio infinito…

Musiche remote attraversano la città velata dalla notte; di chi sono questi suoni? Sono i suoni degli uomini, come se niente fosse mai esistito, o saputo, o capito se non questo trasalimento… Vespe carpentiere, gechi saltatori e scoiattoli volanti – là fuori da qualche parte – conoscono anche loro la placida dignità di momenti come questo? Cosa puoi o non puoi raccontare? Che cosa vuoi sapere? Dimmelo così, senza alcuno steccato lineare, gli orli al vento, soleggiata dalla liquida solennità del lume lunare, o altrimenti cantando a gola spiegata per motivi non constatabili – non per rivelare qualcosa né per mettere in moto qualche azione particolare, superando costantemente te stessa in effetti liberi. Nei termini del sottofondo ritmico formato dalle voci degli ultimi passanti, dal tintinnio delle stoviglie e dal vento di montagna nella veneranda mole dei castagni all’angolo, oppure ancora delle cadenze delle scimmie rosse, che urlano dal fitto baluardo di arborescenze d’incrocio sconosciuto a loro congeniali nella tenebra equatoriale… Forse è davvero così, quello che percepisci lo percepisco anch’io. Una maratona di ballo, la vita vista assecondata dalla vita, florida, benevola, gocciata da un fatto giornaliero di verità epidermiche – e dalla provvista regolare di piccoli frammenti di tempo, di eventi senza inizio né fine incessantemente forniti di nuovi risvolti, da cui pure l’intero, e quanto si stabilisce e decorre nella cera dell’unico corpo, non si lascia distrarre –, e le durate infine si corrono incontro. Un cortocircuito, per cui ogni cosa sembra riconoscersi e può soltanto essere vissuta, nessuna parola essendo reale… Tutto questo; stella che fila su stella. Non voglio aggiungere altro.