Cura
Rigenerare la fiducia

con il contributo di Fondazione Cariplo
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Cura – Rigenerare la Fiducia è il progetto biennale avviato nel 2022 firmato da MTM – Manifatture Teatrali Milanesi con il contributo di Fondazione Cariplo.

Un calendario di spettacoli ed eventi che si sviluppa lungo le stagioni 2023-2024 e 2024-2025 e che si propone di rendere le sale di MTM sempre più luoghi di riferimento per la vita culturale della città.

Il progetto è costituito dalla produzione degli spettacoli “Medea, una strega” andato in scena a marzo 2023, “Baccanti, il regno del dio che danza”, che debutterà a febbraio 2024, e della performance “Living room creatures”, in scena a giugno 2023. Insieme a queste produzioni, MTM ha come obiettivo quello di ospitare nelle proprie sale due spettacoli di artiste internazionali emergenti, selezionate attraverso due call pubbliche.

La prima call internazionale si è conclusa con la selezione dello spettacolo “Incredibile indecente”, della compagnia spagnola Navel Art, che debutterà al Teatro Litta il 29 settembre 2023 all’interno del Festival HORS.

Lo scopo di tutti questi progetti è quello di indagare, attraverso l’analisi artistica, il ruolo e la condizione della donna nella società contemporanea, nonché portare nelle proprie sale artiste emergenti nel panorama internazionale, proponendosi di offrire nuovi stimoli al dibattito culturale.

Il bando

È finalizzato alla selezione di uno spettacolo da ospitare nelle sale di MTM Teatro dal 24 al 28 settembre 2024, diretto e/o scritto da un’artista emergente e incentrato sul ruolo della donna nella società contemporanea.

Ci si potrà iscrivere al bando dal 15 ottobre 2023 al 15 dicembre 2023.
Il progetto selezionato verrà annunciato il 15 gennaio 2024.
Rimani aggiornato sull’apertura del bando:

Prescrizione Bando CuraScarica dettaglio call

Per informazioni scrivere a progettocura@mtmteatro.it

Seconda call internazionale
Seconda call internazionale – da ottobre 2023

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Vincitore prima call – Navel art (Spagna)
Navel Art.

Navel Art nasce a Madrid nel 2017 come spazio, come centro per la creazione contemporanea.
Carlos I. Faura e Teresa Ases co-dirigono le proposte sceniche della compagnia sin dal suo inizio, oltre a svolgere il loro lavoro di manager culturali e promotori del settore culturale.
Prediligono proposte che mostrano l’ibrido tra opera plastica e testuale; infatti le loro produzioni sono molto vicine alle arti dal vivo, ma senza distaccarsi dai formati teatrali narrativi e scenici.

Sotto la regia di Teresa Ases e lo sguardo plastico di Carlos I.Faura, la compagnia NAVEL si definisce come un team di artisti-creatori che cercano sempre di non staccarsi mai dal processo creativo stesso per diventare un prodotto definitivo.

La linea di lavoro di Navel si basa su un’indagine contemporanea che ha come scopo quello di analizzare le questioni essenziali come il potere del linguaggio, il parallelismo dei classici universali in epoca contemporanea e una riflessione sulla rilevanza del classico e della realtà.

Sito web: https://www.navelart.es/

 

Lo spettacolo: Incredibile, Indecente

A seguito della prima call internazionale aperta nel 2023, Manifatture Teatrali Milanesi ha scelto lo spettacolo proposto da Navel Art. Nel mese di settembre 2023, in occasione della rassegna di drammaturgia contemporanea emergente HORS, Manifatture Teatrali Milanesi ha ospitato la compagnia spagnola, che ha portato in scena lo spettacolo “Incredibile, Indecente” ispirato a “Spring Awakening” di Wedekind, per la regia di Teresa Ases.
Lo spettacolo è stato il risultato di un percorso laboratoriale di teatro creativo che invita a riflettere sui temi dell’adolescenza e stimola un dialogo intergenerazionale, per sostenere e portare in luce le emozioni e i pensieri delle nuove generazioni.
Per realizzare questo progetto sono stati selezionati 10 ragazzi tra i 14 e i 18 anni, tutti studenti delle scuole di Manifatture Teatrali Milanesi.

Produzione MTM “Baccanti, il regno del dio che danza”
Baccanti – il regno del dio che danza

Da Euripide
A cura di Filippo Renda
Con Maria Canal, Gaia Carmagnani, Silvia Guerrieri, Filippo Renda, Sarah Short, Alice Spisa – dj performer Sofia Tieri
Direzione tecnica Fulvio Melli
Direzione di produzione Elisa Mondadori
Debutto nazionale
Teatro Litta – dal 27 febbraio al 24 marzo 2024

Produzione Manifatture Teatrali Milanesi, nell’ambito del Progetto Cura – Rigenerare la fiducia realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo

Baccanti-il regno del dio che danza nasce in continuità con la precedente produzione Medea, una strega; cerca di portare a un livello più profondo il processo di decostruzione della forma spettacolare, preferendo ad essa espressioni rituali. Per questo motivo anche lo spazio scenico verrà destrutturato, cambiando la prospettiva e la fruizione del pubblico. La fonte di partenza è quella che meglio si presta a questo lavoro, poiché mette essa stessa in scena la contrapposizione tra ordine civile ed estasi rituale, in un conflitto tra Dioniso e Apollo che è conflitto tra dominati e dominanti. Il lavoro di allontanamento dalla forma, dettata in Teatro soprattutto da regia e drammaturgia, non vuole essere un esercizio fine a se stesso ma costituire un’azione politica controculturale.

Produzione MTM “Medea, una strega”
Medea, una strega

Da Euripide
Con Salvatore Aronica, Gaia Carmagnani, Filippo Renda, Sarah Short, Alice Spisa Riscrittura e regia Filippo Renda
Scene e costumi Eleonora Rossi
Direzione tecnica, luci, suono Fulvio Melli
Assistenti alla regia Gaia Barili, Gloria Ghezzi
Direzione di produzione Elisa Mondadori
Elaborazione dei costumi realizzati dal Corso di sartoria teatrale dell’Accademia Teatro alla Scala
Produzione Manifatture Teatrali Milanesi, nell’ambito del Progetto Cura – Rigenerare la fiducia realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo

Medea, una strega è un viaggio attraverso il Mistero; non quello che anima il testo di Euripide, che per primo fa compiere alla donna della Colchide il gesto estremo del figlicidio, ma quello più arcaico e realmente impenetrabile del mito del Vello d’oro, mito nato al limitare della fondazione della società dei padri, e che ancora è impregnato di capacità e tendenze che abbiamo imparato prima a disconoscere e poi a cancellare, sostituendo con l’equilibrio e la ragione che hanno fatto da atrio al pensiero occidentale. Il percorso che porterà alla messa in scena di quest’opera consiste in questo, nello sforzo di recuperare codici artistici che non medino messaggi attraverso forme e che quindi non tendano alla tentazione della perfezione; e che piuttosto vengano espressi per celebrare il desiderio di creare legami tra chi sta sulla scena e chi assiste al di fuori di quel quadrato magico.

Per alimentare questo sforzo eliminiamo gradualmente (coscienti di non essere in grado di eliminarli del tutto) tutti gli elementi che concorrono alla formalizzazione, puntando a una parola che sgorghi spontanea e che denudi chi la pronuncia.

Heinrich Seuse ha detto:
Una cosa deve essere ben chiara. È altrettanto dissimile di chi ascolta il soave suono di uno strumento a corda, se paragonata con quella di chi ne sente semplicemente parlare, e le parole ricevute in stato di grazia ed emananti da  cuore vivo attraverso labbra vive, se paragonate alle medesime parole registrate su una morta pergamena… poiché si raffreddano, e impallidiscono come rose sfiorite. Poiché l’amabile melodia che tocca il cuore svanisce.

Filippo Renda

Scheda spettacoloPercorso
Produzione MTM “Living room creatures”
Living room creatures

Regia Susanna Baccari
Performance Analyst Antonio Syxty
Con Ivana Petito, Bruna Serina De Almeida, Anna Leidi, Alessandro Pozza, Chiara Ribolzi, Nora Ruberti
Costumi Francesca Biffi
Staff tecnico Luna Mariotti
Direzione di produzione Elisa Mondadori
Poesia di Alessio Rocco
Produzione Manifatture Teatrali Milanesi, nell’ambito del Progetto Cura – Rigenerare la fiducia realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo

I parte

Come farfalle sottoterra
progetto e Coreografie Susanna Baccari

II parte

Come fiori sotto un temporale
progetto e coreografie Susanna Baccari e Ivana Petito


È difficile contattare e comprendere la propria identità e aderire a ciò che si sente di essere nel profondo.  Spesso ci nascondiamo, ci camuffiamo e trasformiamo la nostra immagine. Pur sapendo che, solo ad un passo dal precipitare, troveremo nuovamente la forza di aggrapparci a noi stessi. Un lavoro di teatro fisico dove il corpo, al centro della scena, restituisce il senso al nostro cammino.

«Sembrerebbe che la notte debba addensarsi ancora di più affinché si possano scorgere alcune stelle»
(C.Bobin)

Scheda spettacolo

Per informazioni scrivere a progettocura@mtmteatro.it