In Esiste la ricerca29 Aprile 20242 Minuti

Testi di Giulio Marzaioli

By MTM

Giulio Marzaioli

da Un giorno

(inedito)

 

Alle volte accade che uno dei due corpi si trovi senza orientamento all’interno dello spazio notturno. Laddove confidava che permanessero come punti cardinali una gamba o il piede del corpo altrui, trova invece un cuscino, il lembo di una coperta, la superficie liscia di un lenzuolo. Evidentemente il sonno ha consentito che non fosse rispettato l’accordo di affidarsi alla notte, purché assieme. La scoperta dell’altro corpo rannicchiato al lato estremo del materasso interrompe il flusso dei minimi eventi notturni (il passaggio di un’auto, un cane che abbaia dal giardino del palazzo di fronte, il bagliore di un lampione che muta di intensità). Qualora tali eventi continuino ad accadere, essi non trovano comunque echi o riflessi all’interno della stanza. Occorre che i due corpi riprendano un contatto perché gli eventi tornino a circolare.

*

Quando la stanza non è sufficientemente convessa per trattenere il sonno o quantomeno la distrazione di un risveglio, la percezione viene dislocata laddove qualcosa di più emergente accade, ad esempio su piano strada. In questo caso non è tanto il passaggio di un’auto o di una moto che ci trattiene, e d’altronde non potrebbe essere altrimenti, data la fugacità di quei transiti. Magari è l’albero su cui molti hanno svuotato la vescica e anche adesso qualcuno approfitta e viene sublimato soltanto l’effetto sonoro di uno scorrimento; neanche la strada si scompone, confidando nella pioggia. Oppure il rovistio sommesso di un gatto tra i sacchi della spazzatura lasciati a terra o ancora una busta vuota mossa da raffiche di vento che delinea nello spettro delle frequenze notturne   ogni inizio del suo moto e ogni ricaduta a terra. Sono campi gravitazionali che rischiano di piegare le pareti della stanza e far scivolare tutto nella loro temporanea centralità, se non fosse per l’estremità di un piede che, inconsapevolmente improvviso e delicato allo stesso tempo, sfiora una gamba del corpo altrui. Il perimetro è ridefinito, siamo ancora dentro la stanza.