LA FAMIGLIA (PARTE PRIMA)

La nascita di una famiglia avviene per lo più spontaneamente: un esemplare maschile e uno femminile iniziano una danza di corteggiamento che ha una durata variabile. L’atteggiamento dell’uomo è caratterizzato da una serie di azioni che egli, passato il periodo degli amori, abbandonerà completamente quali aprire la portiera alla sua compagna, portare per lei i pacchi più pesanti, passare un intero pomeriggio con lei e le sue amiche, parlare con lei per ore, disertare lo stadio mentre compaiono nel suo vocabolario una serie di nuove frasi ( come sei carina, ti sta bene questa nuova pettinatura, mi piace stare ad ascoltarti), destinate a completare il progetto di corteggiamento e che egli pronuncerà da un minimo di 10 a un massimo di 32 volte nell’arco del suddetto periodo dopodiché saranno completamente dimenticate. Una volta avvenuto l’accoppiamento, gli esemplari maschili da noi studiati subiscono una lenta ma inesorabile trasformazione che li vede perdere le capacità comunicative mentre gli organi uditivi si atrofizzano giorno dopo giorno. L’esemplare maschile, dopo il matrimonio, tende a perdere quasi totalmente anche ogni espressività mimetizzandosi benissimo con gli oggetti che lo circondano. In particolare con la sua poltrona. ( to be continued)